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      Udendo ciòe, lo Preste Gianni si mosse co sua gente per venire contra Cinghi; quando Cinghi l'udío, fu molto lieto.
      Or lasciamo de Cinghi Kane, e diciamo del Preste Gianne e di sua gente.
     
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      Come 'l Preste G(i)anni venne contra Cinghi.
     
     
      E quando lo Preste Gianni seppe che Cinghi era venuto sopra lui, mossesi con sua gente, e venne al piano ov'era Cinghi, presso al campo di Cinghi a 10 miglia. E ciascuno si riposò per essere freschi lo dí della battaglia; e l'uno e l'altro istava nel piano de Ten[d]uc. Uno giorno fee venire Cinghi suoi astorlogi cristiani e saracini, e comandògli che gli dicesse(r) chi dovea vincere. Li cristiani fecero venire una canna e fesserla nel mezzo, e dilungaro l'una da l'altra, e l'una misero da la parte di Cinghi e l'altra da la parte di Preste Gianne; e miser el nome di Preste Gianni sulla canna dal suo lato e 'l nome di Cinghi in su l'altra, e dissero: «Qual canna andarà su l'altra, quegli sarà vincente». Cinghi Kane disse che questo volea egli bene vedere, e disse che glil mostrassero il piú tosto che potessoro. Quegli cristiani ebbero lo Saltero e lessero certi versi e salmi e loro incantamenti; alora la canna ov'era lo nome di Cinghi montò su l'altra, e questo vide ogni uomo che v'era. Quando Cinghi vide questo, egli ebbe grande alegrezza, perché vide li cristiani veritieri. Li saracini istarlogichi di queste cose non seppero fare nulla.
     
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      De la battaglia.
     
      [A]presso quello die s'aparecchiaro l'una parte e l'altra, e combattérsi insieme duramente, e fue la magior battaglia che mai fosse veduta.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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