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      E dicogli, quando gli uccidono: «Andate a servire lo vostro signore ne l'altro mondo», ché credono che tutti quegli che sono morti, per ciò lo debbiano servire ne l'altro mondo. E cosí uccidono gli cavagli, e pure gli migliori, perché 'l signore gli abbia ne l'altro mondo. E sappiate, quando Mo[gui] Kane morío, furo morti piú di 20.000 uomini che 'ncontravano lo corpo che s'anda(va) a sotterare.
      Da che ò cominciato de' Tartari, sí ve ne dirò molte cose. Li Tartari dimorano lo verno in piani luoghi ove ànno erba e buoni paschi per loro bestie; di state in luoghi freddi, in montagne e in valle, ov'è acqua e (a)sai buoni paschi. Le case loro sono di legname, coperte di feltro, e sono tonde, e pòrtallesi dietro in ogni luogo ov'egli vanno, però ch'egli ànno ordinate sí bene le loro pertiche, ond'egli le fanno, che troppo bene le possono portare leggeremente. In tutte le parti ov'egli vogliono queste loro case, sempre fanno l'uscio verso mezzodie. Egli ànno carette coperte di feltro nero che, per che vi piova suso, non si bagna nulla che entro vi sia. Egli le fanno menare a buoi e a camegli, e'n su le carette pongono loro femmine e loro fanciugli. E sí vi dico che le loro femmine comperano e vendono e fanno tutto quello che agli loro mariti bisogna, però che gli uomini non sanno fare altro che cacciare e ucellare e fatti d'oste. Egli vivono di carne e di latte e di cacci(a)gioni; egli mangiano di pomi de faraon, che vi n'à grande abondanza da tutte parti; egli mangiano carne di cavallo e di carne e di giument'e di buoi e di tutte carni, e beono latte di giumente.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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