E per niuna cosa l'uomo non toccarebbe la moglie de l'altro, però che l'ànno per malvagia cosa e per grande villania. Le donne sono buone e guarda bene l'onore de' l[oro] signori, e governano bene tutta la famiglia. Ciascheuno puote pigliare tante mogli quant'egli vuole infino in 100, se egli àe da poterle mantenere; e l'uomo dàe a la mad(r)e della femina, e la femina non dà nulla a l'uomo, ma ànno per migliore e per piú veritier[a] la prima moglie che l'altre. Egli ànno piú figliuoli che l'altra gente per le molte femmine. Egli prende per moglie le cugine e ogni altra femina, salvo la madre; e prendono la moglie del fratello, s'egli muore. Quando piglia moglie, fanno grandi nozze.
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Del dio de' Tartari.
Sappiate che loro legge è cotale, ch'egli ànno un loro idio ch'à nome Natigai, e dicono che quello è dio terreno, che guarda loro figliuoli e loro bestiame e loro biade. E' fannogli grande onore e grande riv(er)enza, ché ciascheuno lo tiene in sua casa. E' fannogli di feltro e di panno, e 'l tengono in loro casa; e ancora fanno la moglie di questo loro idio, e fannogli filiuoli ancora di panno. La moglie pongono dal lato manco e li figliuoli dinanzi: molto gli fanno onore. Quando vengono a mangiare, egli tolgono de la carne grassa e ungogli la bocca a quello dio e sua moglie e a quegli figliuoli. Poscia pigliano del brodo e gittanne giú da l'usciuolo ove stae quello idio. Quando ànno fatto cosí, dicono che lor dio e sua famiglia àe la sua parte. Apresso questo, mangiano e beono; e sappi(a)te ch'egli beono latte di giumente, e cónciallo in tal modo che pare vino bianco: è buono a bere, e chiàmallo chemmisi.
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Tartari Natigai
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