Lo bestiame grosso non si guarda, ma è tutto segnato, ché colui che 'l trovasse, conosce la 'nsegna del signore e rimandal[o]; peccore e bestie minute bene si guardano. Loro bestiame è molto bello e grosso.
Ancora vi dico un'altra loro usanza, ciò che fanno ma[trimoni] tra loro di fanciulli morti, ciò è a dire: uno uomo à uno suo fanciullo morto; quando viene nel tempo che gli darebbe moglie se fosse vivo, alotta fa trovare uno ch'abbia una fanciulla morta che si faccia a lui, e fanno parentado insieme e danno la femina morta a l'uomo morto. E di questo fanno fare carte; poscia l'ardono, e quando veggono lo fumo in aria, alotta dicono che la carta vae nell'altro mondo ove sono li loro figliuoli, e queglino si tengono per moglie e per marito nell'altro mondo. Egli ne fanno grandi nozze e versane assai, ché dicono che vae a li figliuoli ne l'altro mondo. Ancora fanno dipignere in carte uccegli, cavagli, arnesi, bisanti e altre cose assai, e poscia le fanno ardere, e dicono che questo sarà presentato da divero ne l'altro mondo a li loro figliuoli. E quando questo è fatto, egli si tengono per parenti e per amici, come se gli loro figliuoli fossero vivi.
Or v'abiamo contato l'usanze e gli costumi de' Tartari; ma io non v'ò contato degli grandi fatti de li Grandi Cani e di sua corte; ma io ve ne conterò in questo libro, ove si converàe. Or torneremo al grande piano che noi lasciammo quando cominciammo a ragionare de li Tartari.
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Del piano di Bangu.
Quando l'uomo si parte de Caracoron e de Alcai, ov'è lo luogo ove si sotterrano li corpi de li Tartari, sí come v'ò contato di sopra, l'uomo vae piú inanzi per una contrada verso tramontana, l[a] quale si chiama lo piano di Bangu, e dura bene 40 giornate.
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