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      E in questa contrada n'àe grande abonda(n)za, cosí buono com'i' v'ò detto.
      Egli vivono di mercatantia e d'arti, e ànno biade. La provincia è grande 15 giornate. E v'à fagiani due cotanto grandi ch'e' nostri: egli sono grandi come paoni, un poco meno; egli ànno la coda lunga 10 palmi e 9 e 8 e 7 almeno. Ancora v'à fagiani fatti come quegli di questo paese.
      Le gente sono idole, e grasse, e ànno piccolo naso, li capelli neri; non ànno barb[a] se no al mento. Le donne non ànno pelo adosso in niuno luogo, salvo che nel capo; elle ànno molto bella carne e bianca, e sono bene fatte di loro fattezze, e molto si dilettano con uomini. E puossi pigliare tante femine come altri vuole, abiento il podere; e se la femina è bella e è di piccolo legnaggio, uno grande uomo la toglie e dàe a la mad(r)e molto avere e di ciò ch'egli s'accordano.
      Or ci partiamo di qui, e anderemo a un'altra provincia verso levante.
     
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      De l'Egrig(a)ia.
     
      E quando l'uomo si parte d'Erguil e vassi per levante 8 giornate, egli truova una provincia chiamata Egrigaia. E èvi cittadi e castella assai, e è di Tengut, la mastra città è chiamata Calatian. La gente adorano idoli: e àvi tre chiese de cristiani nestorini. E sono al Grande Kane. In questa città si fa giambellotti di pelo di camello, li piú belli del mondo; e de lana bianca fanno giambellotti bianchi molto begli, e fannone in grande quantitade e portansi in molte parti.
      Ora usciamo di questa provincia, e 'nteremo in un'altra provincia chiamata Tenduc; e enteremo in nelle terre del Preste Giovanni.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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