Ancora sappiate che in tutte le parti ove 'l Grande Sire à segnoria, niuno re né barone né alcuno altro uomo non può prendere né cacciare né lievre né dani né cavriuoli né cervi né de niuna bestia che multiplichi, dal mese di marzo infino a l'ottobre; e chi contra facesse, ne sarebbe bene pulito. E sí vi dico ch'egli è sí ubidito, che le lievri e i dani e' cavriuoli e l'altre bestie ch'io v'ò contato, vegnono piú volte fino all'uomo, e non le tocca né non le fa male.
In cotal modo dimora lo Grande Sire in questo luogo infino a la Pasqua di Risoresso; poscia si parte di questo luogo e tornasine per questa medesima via a la città di Coblau, tuttavia cacciando e ucellando a grande solazzo e a grande gioia.
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Come 'l Grande Kane tiene sua corte e festa.
E quando egli è venuto a la sua mastra villa di Canbalu, egli dimora nello suo mastro palagio 3 die e non piú. Egli tiene grande corte e grandi tavole e grande festa, e mena grande allegrezza con queste sue femine. E è grande meraviglia a vedere la grande solenità che fa il Grande Sire in questi tre die.
E sí vi dico che in questa città àe tanta abondanza di masnade e di genti, tra dentro e di fuori della villa, ché sapiate ch'egli àe tanti borghi come sono le porti, cioè 12 molto grandi. E no è uomo che potesse contare lo novero della gente, ch'assai à piú gente negli borghi che ne la città. E in questi borghi albergano i mercatanti e ogni altra gente che vegnono per loro bisogno a la terra; e nel borgo àe altressí begli palagi come ne la città. E sappiate che ne la città non si sotterra neuno uomo che muoia, anzi si vanno a soterare fuori degli borghi; e s'egli adora gl'idoli, si va fuori degli borghi ad ardersi.
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