E lungi a questa colonna un passo, n'à un'altra né piú né meno fatta, con due leoni; e dall'una colonna a l'altra è chiuso di tavole di marmore, perciò che neuno potesse cadere nell'acqua. E cosí va di lungo in lungo per tutto il ponte, sicch'è la piú bella cosa a vedere del mondo.
Detto del ponte, sí vi conteremo di nuove cose.
105
De la grande città del Giogui.
E quando l'uomo si parte da questo ponte, l'uomo vae 30 miglie per ponente, tuttavia trovando belle case, begli alberghi, àlbori, vigne. E quivi truova una città ch'à nome Giogui, grande e bella; quivi àe molte badie d'idoli. Egli vivono di mercatantia e d'arti; quivi si lavora drappi di seta e d'oro e bello zendado. Quivi àe begli alberghi.
Quando l'uomo à passato questa villa uno miglio, l'uomo truova due vie, l'una vae verso ponente e l'altra verso sirocco. Quella di verso ponente è del Catai, e l'altra dallo sirocco vae verso 'l mare a la grande provincia deu Mangi. E sappiate veramente che l'uomo cavalca per ponente per la provincia del Catai bene 10 giornate, tuttavia trovando belle cittadi e belle castella di mercatantie e d'arti, e belle vigne e àlbori assai, e gente dimestica.
Quivi non à altro a ricordare; però ci partiremo di quie, ed anderemo ad uno reame chiamato Taiamfu.
106
Del reame di Taiamfu.
E quando l'uomo si parte di questa città di Giogui, cavalcando 10 giornate truova uno reame ch'è chiamat[o] Taiamfu. E di capo di questa provincia, ove noi siamo venuti, è una città ch'à nome Tinanfu, ove si fa mercatantia ed arti assai; e quivi si fae molti fornimenti che bisogna agli osti del Grande Sire.
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