Or lasciamo qui, e torneremo a Caigui.
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De la città di Caigui.
Caigui è una piccola città ver' siloc. E' son idoli e al Grande Kane; ànno moneta di carte. E' sono in su questo fiume. Qui si ricoglie molto grano e riso, e va fino a la grande città di Cabalu, a la corte del Grande Kane, per acque, non per mare ma per fiumi e per laghi. De la biada di questa città ne logora grande parte de la corte del Grande Kane. E 'l Grande Kane à fatta ordinare la via da questa città insino a Cabalu, ch'egli à fatte fare fosse larghe e profonde da l'un fiume a l'altro e da l'un lago a l'altro, sí che vi va bene grandi navi. E cosí si può andare per terra, ché lungo la via de l'acqua si è quella de la terra.
E nel mezzo di questo fiume à un'isola guasta, ov'àe un munistero d'idoli, che v'à 200 freri; e quie à molti idoli, e quest'è capo di molt' altri monisteri d' idoli.
Or ci partiremo di qui e paseremo lo fiume; e diròvi di Ci(n)ghiafu.
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Della città chiamata Cinghiafu.
Cinghiafu è una città deu Mangi, che si sono come gli altri. Sono artefici e mercatanti; cacciagioni e ucellagioni àn asai, e molta biada e seta, e drappi di seta e d'oro. Quiv'è due chiese di cristiani nestorini, e questo fue dagli anni Domini 1278 in qua, e diròvi perché. E' fue vero che in quel tempo vi fu segnore per lo Grande Kane un cristiano nestorino tre anni, ed ebbe nome Marsachis; e costui le fece fare, e d'alotta in qua vi sono state.
Or ci partiremo di qui, e diròvi d'un'altra città grande ch'è chiamata Cighingiu.
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