A quest'isola viene grande quantità di navi e di mercatantie, e fannovi grande guadagno; qui à molto tesoro che non si potrebbe contare. Lo Grande Kane no l'à potuta conquistare per lo pericolo del navicare e de la via, sí è lunga. E di quest'isola i mercatanti di Zaiton e de li Mangi n'ànno cavato e cavano grande tesoro.
Or andiamo piú 'nanzi.
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Dell'isole di Sodur e di Codur.
Quando l'uomo si parte de l'isola d'Iava e va tra mezzodie e garbino 700 miglia, sí truova due isole, l'una grande e l'altra piccola, che si chiamano Sondur e Condur.
E di qui si parte l'uomo e va per siloc da 500 miglia, e quine truva una provincia che si chiama Locac, molto grande e ricca; ed èvi un grande re. E' sono idoli, e no fanno trebu[to] a neuno, però che sono in tal luogo che no vi si può andare per mal fare. In questa provincia nasce [berci] dimestico in grande quantità. Egli ànno tant'oro che no si può credere; egli ànno leofanti, cacciagioni e ucelagioni assai. E di questa provincia si parte tutte le porcelane onde si fa le monete di quelle contrade.
Altro non v'à ch'i' sappia, perch'è sí mal luogo che poca gente vi va; e 'l re medesimo n'è lieto, perché non vuole ch'altre sappia lo tesoro ch'egli àe.
Or andremo piú oltra, e conterenvi altre cose.
161
Dell'isola di Petam.
Or sapiate che quando l'uomo si parte di Locac e va 500 miglia per mezzodie, sí truova un'isola ch'à nome Pentain, che molto è salvatico luogo. Tutti loro boschi sono di legni olorosi.
Or paseremo queste due isole intorno 60 miglia.
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