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      E quando sono domandati: «Perché andate voi ignudi?», e quelli dicono, perché in questo mondo non ne r[e]caro nulla e nulla vogliono di questo mondo: «Noi non abiamo nulla vergogna di mostare nostre nature, perciò che noi non facciàno con esse veruno peccato, e per(ciò) noi non abiamo vergogna piú d'un vembro che d'altro. Ma voi, che li po(r)tate coperti, e perciò che voi li aoperate in peccati, e perciò avete voi vergogna». Ed ancora vi dico che questi none ucciderebbero niuno animale di mondo, né pulci né pidocchi né mosca né veruno altro, perché dicono ch'elli ànno anima, onde sarebbe peccato. Ancora no mangiano niuna cosa verde, né erba né frutti infino tanto che non sono secchi, perché dicono anche ch'ànno anima. Elli dormono ignudi in sulla terra né non tengono nulla né sotto né adosso; e tutto l'anno digiunano e no mangiano altro che pane ed acqua.
      Ancora vi dico ch'elli ànno loro aregolati, che guardano l'idoli. Ora li vogliono provare s'egli sono bene onesti, e mandano per le pulcelle che sono oferte all'idoli, e fannoli toccare a loro in piú parte del corpo ed istare con loro in sollazzi; e se 'l loro vembro si rizza o si muta, sí 'l mandano via e dicono che non è onesto, e non vogliono tenere uomo lusorioso; e se 'l vembro non si muta, sí 'l tengono a servire l'idoli nel munistero.
      Questi ardono li corpi morti, perché dicono che se e' non s'ardessero, e' se ne farebbe vèrmini, e quelli vèrmini si morrebbero quando non avessero piú che mangiare, sicch'egli sarebbero cagioni della morte di quelli vermi; [perciò] che dicono che li vermi ànno anima, onde l'anima di quello cotale corpo n'averebbe pena nell'altro mondo.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200