Da che v'abbiamo cominciato a dire d'Argo, diròvvi com'egli si fue preso e com'egli segnoreggiò poscia, dopo la morte del suo padre.
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Quando Argo ebbe vinta questa battaglia, una novella sí li venne, sí come lo padre era passato di questa vita. Quando intese questa novella, si ne fue molto cruccioso, e mossesi per venirsene per pigliare la segnoria; ma egli si era di lungi bene 40 giornate.
[O]r avenne che lo fratello che fue d'Abaga, lo quale si era soldano ed era fatto saracino, sí vi giunse prima che giugnesse Argo, ed incontanente si intrò in su la segnoria e riformò la terra per sé. E sí vi trovò sí grandissimo tesoro ch'a pena si poterebbe credere; e sí ne donò sí largamente a li baroni ed a' cavalieri de la terra, che costoro dissero che non voleano mai altro segnore. Questo soldano si facea a tutta gente apiacere.
Quando lo soldano seppe che Argo venía co molta gente, sí si aparecchiò co la sua gente e fece tutto suo isforzo in una settimana. E questa gente per amore del soldano andavano molto voluntieri incontro ad Argo per pigliarlo e per uciderlo a tutto loro podere.
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Quando lo soldano ebbe fatto tutto suo isforzo, sí si mossero ed andaro incontro ad Argo. E quando fue presso a lui, sí si atendò in uno molto bello piano, e disse a la sua gente: «Segnori, e' ci conviene essere prodi uomini, perciò che noi sí difendiamo la ragione, ché questo regno si fue del mio padre. Il mio fratello Abaga si l'à tenuto tutto quanto a tutta sua vita, ed io sí dovea avere lo mezzo, ma per cortezia sí lile lasciai.
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