Si avanza circospetta sin oltre la piazza Belgioioso, e approfittando da una curva disegnata dalla via, si ferma in tal punto dove la luce delle due opposte lampade non potendo efficacemente pervenirvi, lascia in completa oscurità.
In allora dalla carrozza fa capolino un uomo, che guardando attentamente d'ambo i lati della via, apre la portiera e lascia scendere due robusti giovinotti.
- Animo, lesti - disse poi rinchiudendosi di nuovo nella vettura e parlando dallo sportello; - tu, Piero, passeggia là in fondo vicino al magazzino; appena la scorgi, ricordati del segnale convenuto; sopratutto non dar sospetti.
E Piero, fatto un segno col capo, s'avvia al luogo indicato.
- Tu, Tonio, fermati per intanto davanti ai cavalli, indi ti nasconderai nel vano di quella porta; prudenza e sollecitudine.
Marco diede codesti ordini sottovoce.
Passa una mezz'ora senza che nulla di nuovo succeda.
È tanto frequente il caso in Milano di vedere una carrozza fermata lungo la via, che niuno dei passanti concepisce il più piccolo sospetto; mille supposizioni d'altronde possono ampiamente giustificare quella sosta in un punto il più abitato della città.
Marco, sbadigliando come uomo annoiato, osserva l'orologio.
Mezzanotte sta per battere.
- Ancora un momento, dice in cuor suo, eppoi ci poniamo in viaggio. Povera biondina, chissà come è lontana dall'immaginarsi la bella sorpresa che le abbiamo preparata. Un viaggetto in carrozza!... Eppure, Dio sa quante smanie; sarò costretto tenermela sempre nelle braccia, che non vorrei mi giuocasse qualche brutto tiro.
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