... Che ne dite, eh?
- Oh la donna! proruppe il polacco con entusiasmo; creatura aerea, sorriso della natura, stilla di rugiada sul calice inaridito del cuore dell'uomo. Figlia primogenita di Dio, la donna fu creata per ispargere di rose l'arido cammino della vita, per mostrare all'uomo che la felicità non è solamente un nome, ma ch'essa ne possiede l'arcano.
- Verissimo, la donna possiede l'arcano della felicità!
- Sì, e lo trovi nella dolcezza del suo sguardo, nella poesia delle sue parole, nell'affetto d'un'alma tenera, sensitiva, ardente....
- Tutte cose ch'io ti cedo volontieri per una bottiglia di quel buono! interruppe il tedesco colmando il bicchiere.
- Tu diserti adunque la bandiera di Venere?
- E mi rifugio sotto quella di Bacco.
- Amico, te l'ho già detto, se dimenticassi il tuo nome chiamerei: chi vuol bere? e son certo che risponderesti: presente.
- Presente, presentissimo ai bacchici appelli.
- Eh, ma una donnina la ci voleva proprio, continuò il francese ritornando alla prima idea, ed a dire ch'io avrei potuto condurre la mia vezzosa Melitta, che si pone tanto volentieri a tavola. Ma guardate che peccato! Ecco cosa vuol dire combinar le cene sui due piedi, senza riflessioni di sorta! E non sono molti giorni che in un momento di confidenza quella cara fanciulla la mi diceva: Guarda il mio Adone, - la mi chiama sempre il suo Adone; dev'essere un nome che ha appreso allorquando in casa d'un certo dottore in teologia esercitava le funzioni di... governante. - Guarda, la mi diceva adunque, io porto alla cena un'affezione particolare, affezione che è in ragione diretta colla sua lautezza.
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Dio Venere Bacco Melitta Guarda Adone Adone
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