Ne ottien l'impero-mai più non muoreQuel primo affetto che si provò.
METASTASIO.
Immaginatevi la sorpresa e la gioja dei conjugi Paglini allorquando poterono abbracciare la loro cara figliuola.
I parenti d'Erminia erano portinaj di quella casa sul corso di Porta Nuova nella quale abbiamo fatto conoscenza diciott'anni or sono della biondina e del vecchio suo padre.
I Paglini un po' colle risorse del loro impiego, un po' col lavoro e coi frutti pure d'un capitaletto ch'erano riusciti mettersi in serbo godevano d'una vita tranquilla e comoda.
Bastiano, il capo di famiglia, esercitava la professione di calzolajo.
Chi l'avesse veduto al suo banchetto, la testa coperto d'un berretto ad ala tesa, gli occhiali sul naso, le guancie paffute e rase e l'ampio grembiale girargli attorno al suo grosso corpo, l'avrebbe creduto il vero tipo dei Pipélés.
D'indole semplice ed ingenua aveva un cuore eccellente; era sempre contento di tutto e di tutti e non voleva aver brighe con nessuno, nè cure, nè pensieri.
Gli è per questo che trovando troppo pesante per lui l'amministrazione domestica l'aveva ceduta alla moglie alla quale lasciava ampia libertà d'azione, purchè gli permettesse passare in santa pace la domenica ed il lunedì d'ogni settimana nella vicina osteria e non lo sgridasse allorquando alzato un po' il gomito ritornava a casa col naso rosso e le ginocchia malferme.
Maddalena la sua consorte era una bella donna in sui trentacinque anni.
I capelli d'un colore castano chiaro mostravano d'essere stati qualche anno addietro d'un biondo purissimo; gli occhi azzurri avevano uno sguardo intelligente; vestiva con semplicità, buon gusto e pulitezza.
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