- Ma non m'hai ancor detto chi sia?
- Lo sposo?
- Sì!
- Non l'indovini? Eppure lo conosci meglio di me.
- Veramente non saprei...
- È Nicodemo, il maggiordomo del nostro signor padrone che quando saprà quello che noi abbiamo combinato deve saltare come un matto dalla gioja.
- Nicodemo? proruppe la portinaja gratamente sorpresa.
- Già lui, che ne dici eh?
- To', sono contenta, bravo Bastiano mio, questa volta hai avuto del giudizio. Nicodemo è un buonissimo partito per nostra figlia, è un giovane dabbene, che ha qualche cosa ed un buon impiego, - maggiordomo del signor padrone!... eppoi praticando sempre coi signori ha imparato quell'aria elegante, civile, che deve molto piacere ad Erminia educata in collegio. Bravo Bastiano, quà la mano!
- Ma che mano, ti do un bacio io, prendi...
E il calzolajo scoccava un bacio sonoro sulle guancie di sua moglie.
- Brutto matto, se ci vedessero a far di queste cose, alla nostra età?
- Direbbero che noi siamo un'eccezione alla regola. Guarda son tanto contento d'essere riuscito a farti ridere che me ne farei un altro a me di bacio, se colle labbra potessi toccarmi le gote.
- Ora capisco che aveva torlo di rattristarmi in quel modo, le mie lagrime non potevano farla lieta al certo.
- Diavolo! bisognava indovinarla come ho fatto io giacchè vuol far la segreta!... Eh, ti pare, quando mi ci metto!...
E scherzando Bastiano puntava l'indice sulla fronte.
- Hai un cuore d'oro, ecco quello che ti dirò sempre, soggiungeva Maddalena guardando suo marito con affetto.
- Sì, ma senti Lena mia, affari di matrimonio bisogna combinarli il più presto possibile altrimenti, sai bene, se devono andar per le lunghe il più delle volte vanno a monte.
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Nicodemo Bastiano Erminia Bastiano Bastiano Maddalena Lena
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