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      - Signor maggiordomo, io non capisco niente.
      - Intendo; quei molti preti e pellegrini ond'io so condire il mio discorso proibiscono al tuo cervello grossolano ed incivilito di comprendermi. Ebbene mi farò più volgare.
      - Sarà forse meglio signor maggiordomo.
      - Dunque ascolti Marta?
      - Sono tutta orecchi.
      - Bisognerà dico... che impegni un tantino anche quell'altra parte del tuo corpo che i mortali chiamano cuore.
      - Oh, oh, è una questione di cuore adunque che mi fa il signor maggiordomo, disse la servetta ridendo suo malgrado.
      - Già è abbastanza seria perchè tu l'ascolti senza ridere.
      - Ebbene non riderò.
      - Sarà un po' difficile.
      - Lo credo anch'io.
      - Perchè voialtre donne creature aeree e fittizie ridereste vedendo il volo naturalissimo d'un moscerino nello spazio.
      - Ma c'è un proverbio signor maggiordomo che lei nulla sua sapienza lo conoscerà: che il riso fa buon sangue e bel viso.
      - E ce n'è un altro, cara Martina che tu nella tua inscienza ignorerai: Risum abondant dico... non mi ricordo più.. Risum abondant.
      - Abbonda dove c'è dell'acqua il riso.
      Nicodemo sbarrò tanto d'occhi in volto alla servetta che pareva prendersi giuoco un pochino del grave maggiordomo, indi proruppe:
      - Sei una bestia, non è così. Risum abondant... ah, ecco qua, in hore stultorum. Hai capito?
      - No.
      - Fa niente. Dunque ritornando a bomba io diceva averti a fare rivelazioni di sommissima importanza unitamente a delle proposte che ti faranno molto onore.
      - Sentiamo signor maggiordomo.
      - Ecco; è dovere d'ogni mortale saggio e provvidente allorquando arriva ad un certo stadio della vita procrearsi una famiglia in seno alla quale passare tranquillo gli ultimi restanti della sua esistenza.


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Una notte fatale ovvero Il ritorno dell'esiliato
Bozzetti Milanesi
di R.A. Porati
Editore Barbini Milano
1872 pagine 159

   





Marta Martina Risum