.. con delirio. Soltanto che per salvare un po' la modestia mi disse che m'avrebbe data domani l'ultima, parola. Eh, ma io non ho paura io, un conjuge mio pari non faccio per dire...
- Vedi moglie mia s'io non ho colto nel segno! gridò Bastiano raggiante di gioja.
- Ma un momento, proruppe Maddalena alla quale pareva impossibile che tutto dovesse procedere così bene; di chi parla lei signor maggiordomo?
- Bella domanda in verità! di chi parlo io?
- Sì.
- Ma di Marta, dico... della camerista dell'illus...
- Oh!! interruppero i Paglini fulminati dalla sorpresa.
Quì successe un istante di silenzio nel quale i nostri tre personaggi si guardavano istupiditi senza sapere cosa aggiungere.
Finalmente Bastiano esclamò con voce velata:
- Ma non è dessa, capisce, non è Marta,
- Chi, la sposa? chiese il maggiordomo stordito.
- Sicuro, è di mia figlia ch'io le parlo.
- Vostra figlia!?
E gli occhi del maggiordomo volevano schizzar fuori dell'orbita.
- Si metta nei nostri panni, signor Nicodemo, disse la portinaja asciugandosi una lagrima e ci perdoni di aver osato farle simili proposte. Noi abbiamo un'unica figliuola che l'amiamo più ancora di noi stessi. Ci siamo sottomessi senza mormorare a stenti, a privazioni per farla crescere educata, nell'onore del mondo, onde avesse a benedir sempre la memoria de' suoi parenti ed ora, al momento di compiacersi dell'opera nostra, al momento di veder nostra figlia soddisfatta e felice un muto e misterioso dolore le avvelena ogni gioja, le consuma lentamente la vita.
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