Ces trois histoires réunies constituent ce qu’on peut appeler l’histoire de la civilisation, la civilisation étant le résultat de la collaboration alternative de la Grece, de la Judée et de Rome
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Così il Renan comincia la sua Storia del popolo d’Israele; ed io ho creduto bene di porre quelle sue parole in principio a queste pagine, per avvertire coloro che si accingessero a leggerle, di chiudere a tempo il libro, s’eglino ambissero d’esser tenuti come spiriti filosofici, o se tali eglino stessi si stimassero; imperocchè in esse non trattasi nè di Giudei, nè di Greci, nè di Romani.
Infatti, secondo l’autore citato, "la civiltà del mondo è dovuta soltanto a due grandi e nobili schiatte, [28] "l’ariana e la semitica;"(2) anzi egli pensa potere addirittura affermare, "che solamente gli arj e i semiti formino l’umanità, nel vero significato della parola"(3).
Credo pertanto che non sarò tacciato di presunzione soverchia, se mi faccio lecito contraddire siffatta assoluta asserzione. Poichè, se anche vogliasi escludere dall’umanità le razze non incivilite, facendo una distinzione fra genere umano e umanità e se parimente vogliasi dare alla parola mondo il significato di "mondo delle nazioni civili", non si può in pari modo negare ad ogni nazione civile di qualunque schiatta, quella parte di umanità e di mondo, che naturalmente le spetta. Altrimenti si verrebbero ad innalzare a principj scientifici le conclusioni del subiettivismo, che domina ogni giudizio umano, non corretto dalla riflessione.
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