Le energie celesti e le terrene creano il mondo fisico; le energie umane creano il mondo morale e civile. L’alto concetto che la Cina antica ebbe dell’operosità umana, tanto da farne quasi una potenza cosmica, basta, secondo ch’io penso, a giustificare il posto assegnatole tra le nazioni maggiormente capaci d’incivilimento.
1889.
ORIGINE E VICENDE DEI POPOLIDELL’ASIA CENTRALE
[47]
I.
Dall’estremo nord-ovest dell’Europa all’estremo nord-est dell’Asia troviamo disseminate un gran numero di popolazioni, le quali, per quanto ci si presentino tra loro alquanto differenti d’aspetto, tutte hanno alcuni tratti comuni, una fisonomia di famiglia, che le riporta ad un medesimo ceppo, e le fa comprendere in quella razza comunemente detta mongolica. Il settentrione dell’Europa e la regione più orientale della medesima sono occupate da siffatte popolazioni; ma l’Asia, tranne l’Arabia, la Persia e l’India, è il loro vero dominio; formando quasi un mondo a parte, dove istituzioni, usi, costumi, religioni, indole delle genti, tutto insomma è in assoluto contrasto col mondo occidentale. Nondimeno, in quel mondo così diverso dal nostro, troviamo ogni grado di cultura, diverse attitudini all’incivilimento, e diverse capacità sociali; popoli addirittura selvaggi - nomadi, pastori o cacciatori - [48] e popoli giunti ad un grado elevato di civiltà; e, tra quelli e questi, le più svariate condizioni di vita. Le stesse forme di civiltà a cui questi ultimi seppero pervenire, sono nel fondo così diverse che sembrano il prodotto di schiatte non aventi tra loro nessuna relazione di sangue, non che di popoli legati dai vincoli d’una comune origine.
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