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      Per nutrimento, a uno she e mezzo di cereali il mese per persona, si hanno per cinque persone, alla fine dell’anno, 90 she. Restano 45 she. - Ogni she di cereali, valendo, in media, 30 [132] ts’ien(75), i 45 she, che avanzano dopo tolta la decima del fisco e il necessario pel nutrimento della famiglia, formano una somma di 1350 ts’ien. Da questa somma di 1350 ts’ien, togli, per le spese del culto degli antenati, degli Dei tutelari, e per le oblazioni delle primizie in primavera e autunno, 300 ts’ien, e avanzarono 1050 ts’sien. Per vestire cinque persone, a 300 ts’sien per persona, ci vogliono 1500 ts’ien: ed ecco subito una deficienza di 450 ts’ien. Se poi si calcola quel che può occorrere pei casi impreveduti, malattie, morti, funerali, aumento d’imposte etc., la deficienza cresce di molto. Per la qual cosa l’agricoltore sta in continue strettezze, sempre col pensiero del come provvedere a’ bisogni per l’insufficienza de’ mezzi; e in tale stato d’animo, gli manca la volontà di darsi tutto al lavoro, che non gli rende abbastanza; e lo spinge a vender più a caro prezzo che può i prodotti del suo campo. Perciò coloro che desiderano, a ragione, una giusta media del prezzo di cereali, devono prendersi a cuore le condizioni economiche del contadino"(76). Anche Ma Twan-lin, l’autore di quell’Enciclopedia che ho avuto occasione di citare a suo luogo, vuol mostrare le [133] angustie de’ lavoratori dei campi. - "In una famiglia d’agricoltori - egli dice - composta di cinque persone, non si possono contare come abili al lavoro che due sole; le quali non possono coltivare più di 100 meu, il cui ricolto non va oltre i 100 she.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





Ma Twan-lin Enciclopedia