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      L’uomo ha il gusto della virtù come ha il gusto del buono e dell’utile. "La virtù piace al cuore umano come i buoni cibi piacciono alla bocca, le belle forme agli occhi, e gli armoniosi suoni agli orecchi"(88).
      Le virtù sociali sono un effetto necessario della costituzione della società stessa. "Come vi è l’intendere e il vedere, perchè vi sono gli orecchi e gli occhi, così vi è l’amore e la pietà filiale, perchè vi sono padri e figliuoli"(89). Per la qual cosa il bene deve sempre per legge naturale prevalere nella lotta col male. "Il bene estingue il male in quel modo che l’acqua spenge il fuoco. Certo, se tu vuoi spengere un carro di legna in fiamme, gettandovi su un bicchiere d’acqua non riesci a nulla; ma tu non per questo penserai: l’acqua è impotente a spengere il fuoco. No, l’acqua non era bastante. Così è della virtù; essa, per sconfiggere il vizio, conviene sia forte, costante, piena"(90).
      La morale confuciana non varca i confini della terra. "I principj di questa morale non vanno oltre l’uomo: è morale schiettamente umana. Se essa avesse un fine al di là dell’uomo, non sarebbe morale adattata agli uomini. Così l’onestà e la benevolenza, che non vogliono altro significare - non fare agli altri [151] quel che tu stesso non desideri ti venga fatto - sono qualità che stanno a fondamento di questa morale del tutto relativa all’uomo"(91). E un commentatore nello spiegare questo passo, riducendo positiva quella massima d’un significato negativo, dice che bisogna intendere: "Ama gli altri con lo stesso sentimento con cui ami te stesso".


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246