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      Il privilegio di reggere le umane società spetta a chi nella lotta tra le due tendenze dell’istinto e della ragione, o tra l’animale e l’uomo, sa fare trionfare pienamente la ragione umana. La superiorità morale, riconosciuta dal comune consenso, è ciò che dà diritto [154] alla sovranità, o a partecipare con essa al governo della cosa pubblica.
      Il principato e le varie magistrature sono dignità sociali conferite dagli uomini; la virtù e l’amore del bene sono dignità che all’uomo conferisce la natura. Una volta le dignità sociali erano una conseguenza delle dignità naturali; oggi gli uomini affettano queste dignità naturali per guadagnarsi le dignità sociali o per mantenervisi
      (95).
     
     
      IV.
     
      Vediamo ora come il Confucianesimo si è rappresentata la genesi della civiltà. La vita psichica, la quale comincia con l’uomo che ha acquistato la sua piena personalità morale, e continua sempre più intensa con l’opera dell’incivilimento, ha pur essa la sua origine prima nell’energia cosmica dalla quale tutto procede. La genesi psicologica dell’incivilimento segue precisamente il concetto della genesi generale del mondo la quale abbiamo esposto in principio. A mano a mano che si svolgono nell’animo dell’uomo quei principi morali costituenti la sua propria natura, i quali si manifestano nella pratica sociale come altrettante virtù, si vengono a fondare sopra di esse a mano a mano quei [155] fatti che prendono più tardi forma d’istituzioni sociali. Così sull’umanità vediamo nascere le istituzioni domestiche; sulla cortesia, quelle istituzioni che lo Spencer chiama cerimoniali; sulla giustizia, le istituzioni giuridiche; sulla prudenza o il senno, le istituzioni politiche.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





Confucianesimo Spencer