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      Il quadro che segue segna la genesi di questo incivilimento, come venne concepito dal Confucianesimo.
      [vedi schema.png]
     
     
     
     
      [157]
      V.
     
      Data l’importanza che il Confucianesimo attribuisce alla personalità umana, e la possibilità che essa ha d’innalzarsi ad un eminente grado intellettuale; non è concepibile, nella dottrina che stiamo esaminando, il governo assoluto nelle mani di un solo. Il sovrano bisogna che cerchi l’appoggio e la cooperazione di tutti coloro che nello Stato rappresentano il senno e l’onestà.
      Il primo dovere del principe è dunque quello di chiamare a sè gli uomini di senno ed onesti che sono nello Stato, e tener lontani dagli uffici pubblici gl’inetti e i malvagi. Ma qual mezzo avrà il principe per eleggere le persone degne di esercitare le magistrature, e scansare il pericolo di affidarle a persone non meritevoli? A una simile domanda che un principe fa a Mencio, questi risponde: "Vi deve a ciò guidare la pubblica opinione. Perciò, se i cortigiani vi propongono qualcuno vantandolo come uomo di mente, non vi lasciate persuadere dalle loro parole; perchè essi inclinano alla menzogna. E nemmeno porgete ascolto ai vostri ministri, i quali possono bensì esser capaci di giudicare, ma la presunzione che hanno di sè spesso li travia. Quando però tutti i cittadini concordi dimostrano favore verso qualcuno, stimandolo degno del governo della cosa pubblica, allora prendete in esame [158] il fatto; ma non decidete se non dopo matura riflessione; perocchè il popolo si lascia talvolta trascinare da un inconsiderato favore per chi non lo merita.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





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