II.
L’indole individuale dell’uomo, la personalità umana che i Cinesi chiamano Sing, è riguardata sotto una duplice forma. Dapprima la natura psichica, ossia l’insieme delle qualità morali e intellettuali, che fanno dell’uomo un essere ben distinto dagli altri animali; dipoi la natura fisica, ossia l’insieme delle sensazioni e delle passioni, che l’uomo ha comuni con quelli. La prima, composta d’energie, contiene le virtù, le quali rendono l’uomo sociabile e capace d’incivilimento, ed è in tutti uguale; la seconda, composta d’elementi [179] materiali non è per tutti la stessa: ma, variamente intessuta dalla sostanza che compone l’organismo, rende l’individuo più o meno atto ad estrinsecare le sue qualità morali e intellettuali, e più o meno libero di esercitarle. Per la qual cosa gli uomini, che nel corso della vita noi vediamo e buoni e cattivi, e dotti e ignoranti, e savi e pazzi, al punto della loro nascita hanno tutti una medesima natura psichica, sono tutti, per questo rispetto, potenzialmente uguali(106). Ma dal momento che incomincia in loro la conoscenza e l’effetto delle cose esterne sui sensi, allora la compagine della loro natura fisica individualmente diversa, influisce in modo diverso sulle facoltà morali; e turba o lascia libero in gradi e modi diversi lo svolgimento delle stesse: donde la ragione di così gran varietà di caratteri e di persone, che si nota nel mondo.
La dottrina confuciana ammette dunque l’uguaglianza originale degli uomini: non l’uguaglianza spirituale, perchè la credenza in un’anima non emerge chiara da quella, ma l’uguaglianza degli uomini riguardati soltanto come prodotto della natura.
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Cinesi Sing
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