Perciò entravano nella "Scuola superiore", Ta-hio, insieme co’ figlioli dei principi, dei ministri e dei grandi, tutti i figliuoli del popolo, che avessero dato prove di singolare capacità: in questa scuola insegnavasi l’arte di governare lo Stato, e da essa uscivano gli uomini eletti al maneggio delle cose pubbliche. Si saliva a’ pubblici uffici pei gradini della scuola, le cui porte erano aperte a tutti.
Questo modo d’uguaglianza politica rende necessaria una certa uguaglianza civile; la quale [183] conquistata, e non a pieno, nei tempi moderni, è misura sicura del grado di progresso delle società umane. Per quel che spetta poi all’uguaglianza economica, non farò che rammentare quello che scrissi in altro luogo, intorno alla proprietà, alla limitazione di essa, e all’ordinamento agrario della Cina antica(111).
IV.
Nelle religioni arrivate ad un certo grado di svolgimento, i riti sagrificiali hanno spesso un simbolismo, il quale con atti e pratiche diverse, esprime misteri divini. Anche nelle cerimonie del culto cinese si trova questo simbolismo; se non che esso, invece di riferirsi a fatti arcani, relativi a un mondo sopranaturale, è diretto a istruire nei doveri, che spettano all’uomo secondo le varie attinenze della vita civile. "Il savio, dice il Li-ki, non cerca con le pratiche religiose l’aiuto degli Spiriti, ma la forza e l’attitudine a compiere i propri doveri"(112). Ora in questo simbolismo del cerimoniale religioso cinese, diretto all’insegnamento delle virtù sociali, l’uguaglianza è espressa con la comunione alla mensa sacra.
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