Dopo il sacrifizio, le vivande offerte agli Dei venivano imbandite agli astanti. [184] Nessuno veniva eccettuato; e il principe, se il sagrifizio era offerto dal principe, e la più umile delle persone che l’assistevano, partecipavano al banchetto(113). Così anche la religione riconosceva e santificava quell’uguaglianza originale degli uomini, che la dottrina confuciana, mette come fondamento della sua morale.
Gli uomini sono dunque per natura originalmente uguali, e tali si serbano e vengono considerati durante l’età fanciullesca; quando cioè l’insegnamento e l’educazione, svolgendo in vari modi le loro qualità morali e le attitudini individuali, non ha ancora portato, come conseguenza legittima, alla necessaria etereogenità dell’organismo sociale. "Quando il figliuolo del re entra nella scuola, egli è uguale a tutti gli altri suoi condiscepoli; tra’ quali non s’ha riguardo che all’età"(114). L’uguaglianza politica comincia dunque nella scuola; imperocchè, eccettuata la sovranità suprema, la quale, come incarnazione del passato, è al di sopra di tutto, i varj gradi di potestà civile e religiosa non erano inerenti alle persone, né ad una classe di persone, ma liberamente acquistati con l’ingegno e guadagnati con gli anni da chicchessia. Appena però un individuo si era saputo innalzare ad un grado qualsiasi della gerarchia ufficiale, o a una qualsiasi condizione superiore alla comune, la distinzione veniva tosto a stabilirsi tra lui e coloro che l’incapacità aveva lasciati indietro.
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