Nove gradi di perfettibilità percorre il devoto prima di diventare perfettissimo; e vagare a suo talento per lo spazio ampio e profondo, tra gli astri e al di sopra di essi. Nel primo grado è "uomo [262] trasformantesi", Sien-jen:(172) è uno cioè che cerca di mutare la sua natura debole e caduca, che cerca l’incorruttibilità e l’immortalità. Nel secondo è chiamato Féi-sien. Egli è riuscito a vincere la morte, e a poter sorvolare sulla superficie terrestre, senza trascinarvisi, come gli altri uomini. Nel terzo - in cui è detto Ling-jen - ha reso più puro, più etereo, più spirituale il suo corpo. Nel quarto è Chen-jen: ossia uomo vero, uomo ideale. Ha perfezionata la sua natura; la quale arriva al massimo della sublimità nel quinto stato, in cui è detto Ling-sien, "Etereo immortale". Allora può volare nello spazio, spingendosi tanto più in alto, quanto più sale nella gerarchia d’ "Essere immortale". Così nel sesto stato può volare pel cielo, ed è Féi-thien-Chen-jen; nel settimo può innalzarsi al cielo altissimo ed è Thai-thien-Chen-jen; nell’ottavo può salire fino alla terza sfera, ed è San-t’ien-Chen-jen; e nel nono finalmente, sino al nono cielo, ed è allora Kin-thien-Chen-jen(173).
      [263] Un libro francese recente,(174) - in cui l’autore, popolarissimo, pretende dar veste scientifica alle sue fantasie, non sempre nuove - vuol dare ad intendere, che dopo la morte, l’individuo umano ha da percorrere molti stati d’esistenze; ne’ quali, a mano a mano, e ad ogni promozione nella gerarchia dell’immortalità si spoglia della sua materia corporea; accrescendo ed allargando la potenza di spingersi sempre più in alto per le sfere del Cielo, fino ad arrivare al sole, dimora delle anime elette, dove gli esseri sono del tutto spirituali.