Imperocchè il Cielo, la Terra e tutte le cose non sono che un solo Etere. L’etere rarefatto forma il cielo; condensato, la terra. L’energie attive e passive combinate insieme, e le forme che per tal modo si compongono, sono le Cose. In somma, la materialità, le apparenze esteriori, il moto, la quiete, non sono altro che Etere (Khi). Ma gli uomini, conoscendo troppo vagamente e in confuso l’Etere che riempie lo spazio, non sanno intendere come mai questa terra, così pesante, possa a guisa di barca andare errando nell’immensità; e fanno a loro stessi queste varie domande: In qual modo, si chieggono, la terra riesce a star sollevata negli spazi vacui? può esservi al disotto della terra altro cielo? (T. I, f. 5-6).
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III. - COME ACCADE L’AVVICENDARSI DEL GIORNO E DELLA NOTTE; E LA DIVERSA LUNGHEZZA DE’ MEDESIMI NELLE VARIE STAGIONI DELL’ANNO.
§ 13. "Il Mondo è alto nel mezzo e basso alla periferia. Sotto l’Orsa minore si trova il centro del mondo. Ivi la terra è sommamente elevata; ma per ogni lato d’intorno le acque l’hanno dirupata e scoscesa. Il Sole, la Luna e le stelle nascondono le loro luci (dietro quell’attitudine centrale della terra), formando così il giorno e la notte (Tsin-shu, lib. XI). - Il Mondo ha la sua massima altezza nel mezzo, ed è basso all’ingiro. Il Sole e la Luna si muovono d’intorno. L’Orsa minore è il culmine del cielo. La Cina giace verso mezzogiorno: l’Orsa minore è a settentrione; perciò quando il sole percorre le regioni settentrionali (al di là dell’Orsa) nella Cina è notte, mentre a settentrione dell’Orsa è giorno.
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