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      Quel che i buddhisti chiamano Monte Sumêru, non è dunque in sostanza che il mondo". (T. I, 5).
      § 16. "Wang-chun-jin (10-90, d. C.), difendendo l’ipotesi del Cielo emisferico contro quella del Cielo sferico, dice che gli antichi, sostenitori di quest’ultima, affermavano che il cielo, girando, seguitava il [287] suo moto sotto la terra. Ora, dice quest’autore, scavando la terra anche un chang, si trova sempre l’acqua; come avrebbe il cielo potuto continuare il suo cammino nell’acqua(183)? In vece il sole e la luna camminano senza mai penetrare nella terra. Infatti, quel che può osservare la forza visiva dell’uomo, non sorpassa dieci li: così il cielo e la terra pare che in lontananza si congiungano insieme, ma in realtà non si toccano: è la distanza che ce lo fa apparire. Nello stesso modo noi vediamo penetrare il sole sotterra, ma in realtà non vi entra: è la distanza che c’inganna. Quando il sole pare che tramonti ad occidente, gli uomini che sono sotto il cielo occidentale, lo vedono in mezzo ad esso. Il sole, in ciascuna delle quattro regioni, apparisce come se sorgesse dalla terra a coloro che gli sono vicini; e per coloro che sono lontani da lui, appare come se v’entrasse. Ne volete un esempio evidente; se osservate qualcuno che nella notte, tenendo una face [288] accesa, cammina per una pianura, dopo percorso dieci li vedrete la face come spegnersi; ma in realtà la face non si è spenta; è soltanto la distanza che non permette più di vederla. Così accade del sole e della luna; i quali non sono neanche tondi, in realtà, ma paiono tali, perchè si veggono da troppo lontano (come una fiaccola, che è piramidale, pare in lontananza un punto rotondo)".


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





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