Umani sono, a mo’ di esempio, gli abitanti dell’Oriente; savj, quelli del Mezzogiorno; sinceri, quelli dell’Occidente; bellicosi, quelli del Settentrione". Coloro che trovassero d’indole troppo cinese queste asserzioni così assolute, non hanno che a rammentarsi quel che dice il Montesquieu: "Vous trouverez dans le climats du nord peu de vices, assez de vertu, beaucoup de sincérité et de franchise. Aproches des pays du midi, vous croyez vous éloigner de la morale même.... Dans les pays tempérés, vous verrez des peuples inconstants dans leurs manières, dans les vices même, et dans leurs vertus"»(191). Qui le qualità attribuite agli uomini delle varie regioni sono diverse, diverse sono le parole, ma il tono affermativo è lo stesso che nel testo cinese.
Il carattere degli uomini, che è prodotto dal clima delle diverse regioni d’onde sono originari, non è, a parere de’ Cinesi, cosa che possa mutarsi mercè le invasioni, le conquiste, la forza. "Naturam expellas furca, tamen usque recurret", si trova pure scritto in altri termini nel Li-ki, che abbiamo citato a suo luogo (§ 9). [311] Per la qual cosa, lo studio delle leggi, dei costumi, dei linguaggi delle varie genti, è tenuto argomento di somma importanza per l’arte di governare, e per la propagazione della cultura; tanto che, nel libro sacro del Confucianesimo, più volte citato, troviamo un’istituzione, di cui non è vestigia ne’ codici sacri d’altre genti, l’istituzione d’un ufficio d’interpreti (§ 29), il quale doveva aiutare l’azione politica e sociale, che la nazione cinese voleva esercitare sopra le schiatte che le erano vicine.
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