La seconda parte discorre delle cose che servono al cambio, e in ispecial modo della moneta coniata.
(53) Shu-King, parte V, libr. IV, § 7.
(54) Il vocabolo cinese ‘huo,’ che vuol dire "ricchezza, beni" significa pure il diffondersi e il circolare de’ beni stessi, il traffico, la mercatura.
(55) I brani virgolati, che non portano in nota la citazione d’onde son tolti, s’intende sempre che siano presi dal Trattato di economia pubblica, che fa parte della Storia dei primi ‘Han,’ scritta da PAN-KU.
(56) In cinese: Shih min chi thien, "il cibo è il cielo del popolo": T’ien, "cielo", significa anche la divinità, tutto quel che v’è di più importante e sublime.
(57) KWAN I-WU, ovvero KWAN CHANG, soprannominato KWAN-TSE citato nel libro di PAN-KU fu un celebre uomo di Stato, morto nel 645 a. C.; del quale abbiamo un’opera, che, sebbene alterata forse da aggiunte posteriori, è un importante documento per la storia delle dottrine politiche dell’antichità.
(58) La gente non può vivere senz’acqua e senza fuoco. Se tu batti alla porta d’alcuno e chiedi, stretto dal bisogno, o acqua o fuoco, nessuno te li negherà, tanta ne è l’abbondanza. Ora il savio deve governare lo Stato per modo, che il pane (letteralmente: cereali e legumi) sia abbondante quanto l’acqua e il fuoco. Quando il pane sarà abbondante quanto l’acqua e il fuoco, il popolo non mancherà d’essere virtuoso." MENCIO, Lib. VII, parte I, cap. XXIII, § 3.
(59) MA TWAN-LIN (I, f. 12) e il Cheu-li (XII, f. 24) parlano particolarmente di tasse applicate ai terreni mantenuti incolti dai loro proprietari, e alle persone oziose.
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