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      — Io resto sempre l’ultimo. — A lei. — Non mi muovo. — A lei. — Faccia grazia. — Non s’incommodi. — Oh anzi. — ecc. ecc.». Questa stolta gara a chi passa dopo gli altri... (Vedete un poco l’ipocrisia umana: per passare da un uscio a un minuto secondo di differenza, ognuno si fa modesto e si dichiara da meno di tutto il mondo; ma se si trattasse appena di una piccola carica, di una promozione da guadagnar quattro soldi di più, o da ottenere un soldo di più di considerazione sociale, ditelo voi che furia di concorrenza a chi arriva prima, che raccomandazioni, che suppliche, che mostre pompose dei proprj meriti; e talvolta che raggiri, che denigrazioni contro i rivali, che infame giuoco di denunzie anonime e di calunnie: oh allora si calpesta sotto ai piedi e coscienza e amici e parenti per passargli avanti!). Dunque questa stolta gara a chi passa dopo degli altri, e questo profluvio di stolte parole fu sempre, è, e sarà in uso chi sa fino a quando: nè io ecciterò nessuno a singolarizzarsi prescindendone, dacchè è ammesso dalla generalità che siffatti modi nojosi rappresentino la buona educazione e la gentilezza. Solo vorrei pregarvi di un favore, che cessiate una volta di farvi beffe dei pastorelli arcadi, perchè non finiscano mai di scrivere le stesse sciocchezze; il mondo non è forse altretanto incorreggibile nel ripetere sempre e poi sempre le medesime goffaggini e scimiotterie? A me pare che, salvo poche eccezioni, tutto il mondo sia una vasta Arcadia, e il genere umano un immenso gregge di pecorelle e di pecoroni.


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L'arte di convitare spiegata al popolo
di Giovanni Rajberti
Editore Bertieri Milano
1937 pagine 212

   





Arcadia