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      Chiuderò questo lungo proemio apologetico col dire che la somma delle objezioni al mio lavoro potrebbe stringersi nell’accusa di anacronismo: e lo sia pure: ma questa parola che significa quì? null’altro che aver saputo ripetere debolmente il miracolo di far nascere le ciliege in gennajo (capirete che sto a Monza fra le pie tradizioni di S. Gerardo). E mi darete colpa se le fo pagare un poco più del loro prezzo estivo? Tocca ai santi a far gratuitamente i prodigi che riescono loro così facili e spontanei: ma i peccatori quando arrivano a metter fuori un miracoluccio stentato e scandaloso, hanno anche ragione di tirarne il profitto migliore: me ne appello al magnetizzatore taumaturgo M. Lassaigne. Per altro, io tenni i patti del manifesto, salvo il ritardo di un mese per lasciarvi rimettere da quel tanto ridere che non avete fatto. Col volumetto presente rendo il conguaglio dei due fiorini in ragione di 35 centesimi al foglio: anzi credo di regalarvi almeno le coperte e le legature; e ciò per riguardo speciale alle lire austriache, le quali aspettarono proprio il momento che escì il mio libro per salire a venticinque soldi l’una, e contribuire così a farmi parere più indiscreto. Dovrei essere in collera con quelle lire che almeno in una certa epoca si chiamavano correnti, ma adesso a correre stentano terribilmente, eccetto che per iscappar via.
      Del resto, sulla questione del caro e del buon mercato in materia di libri, ho troppe cose a dirvi per non doverle rimettere in massa ad altra occasione, e sarà la più comica delle mie prefazioni.


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L'arte di convitare spiegata al popolo
di Giovanni Rajberti
Editore Bertieri Milano
1937 pagine 212

   





Monza S. Gerardo Lassaigne