Pagina (156/212)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma dico, di grazia, per chi ci avete voi scambiati? siamo noi persone materiali, capaci solamente di mangiare? noi vogliamo anche bere, e seriamente. Dunque, senza cerimonie, come si sta a vino in casa vostra? Notate che dico a vino e non a vini, e consolatevi: perchè vi tolgo addirittura lo sgomento di pretensioni indiscrete: mentre io pongo per massima che i vini sono un lusso dal quale si può anche dispensarvi affatto, quando che il vino è indeclinabile necessità. E per vino intendo quello nostrale, di botte, il così detto vino da tavola o pasteggiabile, che è fondamento e base del bere savio e ponderato e durevole, per quanti vini possano interporlarlo momentaneamente e in via di parentesi: come un fiume è quello che è, e prosegue imperturbato, dignitoso, col proprio nome il suo lungo corso per quanti rigagnoli o torrentelli vi mettano foce. Anzi soggiungo, che i vini sono di solito i peggiori nemici del vino: perchè col pretesto che vi sono tre bottiglie del celebre vino tale, e quattro del famoso tal’altro, alcuni si permettono nientemeno che di dar cattivo il vino vero, il vino-base, che appunto si chiama pasteggiabile perchè amico e compagno indivisibile del pasto; sul quale siamo inesorabili, perche è il più salubre e passante, perchè si può berne anche spensieratamente più dell’ordinario senza pericolo che dia alla testa, perchè estingue la sete senza uccider la fame, perchè s’addice all’abitudine, al gusto, al bisogno dell’immensa maggioranza della gente educata e dabbene.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'arte di convitare spiegata al popolo
di Giovanni Rajberti
Editore Bertieri Milano
1937 pagine 212