Dunque si fa capire a tutto il mondo che si va a rendere omaggio a un cuoco famoso.
E qui finisco: per quante altre cose belle e buone rimanessero a dirsi sull’argomento dei conviti (che, se non temessi di farmi lapidare, sarei capace di proporvi un terzo volumetto di aggiunte importantissime), non voglio più oltre abusare della sofferenza de’ miei cari lettori, e neppure della mia. Giacchè, almeno al momento di separarci, Dio sa per fino a quando, mi sarà permesso un atto di confidenza e sincerità, confessando che, se mai siete annojati e stracchi di questa tiritera, lo sono moltissimo anch’io, e non me la posso più vedere davanti agli occhi. Però, se tra uno sbadiglio e l’altro foste anche riesciti qua e colà a ridere, appena un poco, col mio libro in mano: e se, per colmo di mia fortuna, qualche consiglio vi fosse sembrato adottabile per le vostre mense; vi prego a ricordarvi di me in occasione del primo convito, e a indirizzarmi anche da lontano un brindisi breve, cordiale, alla buona; non in poesia, per carità!
FINE
INDICE DELLA SECONDA PARTE
Dei discorsi che si tengono a tavolaDiscorsi irreligiosi
Discorsi lubriciMaldicenza
Sugli elogi alle vivandeCerimonie per servirsi dopo gli altri
Del cambiare il piatto e la posataDell’eccitare a mangiar molto
Episodio sulle polpette, e aneddotoAncora sullo stimolare a mangiar troppo
Sugli eccitamenti al bereDel vino e dei vini
Il vino di Bordò
Il vino fiorentino e i tre scienziatiIl vino del 1802
Sull’uso dei brindisi in versiAlcuni brindisi in dialetto milanese
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Dio Bordò
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