La quale ultima precauzione, nel caso presente, io sarei capace di chiamarla vigliaccheria se scrivessi ancora nella mia prima detestabile maniera; ma nella seconda, oibò! la chiamo modestia rara e raffinata prudenza. Dunque, mio caro anonimo, vieni qua che voglio darti una mezz'oncia(4) per le tue virtù, e specialmente per il bel passo rettorico sul Mazzoldi, sul magistrato integerrimo e illustre, sul giornalista che un giorno annunzierà alla terra desolata e piangente la morte del lodatore dei gatti... Ah bravo, bravino davvero! E con tanto ingegno tu vuoi celare il tuo nome? È un defraudare la tua patria dell'onore che le tocca.
Ora, per la stima che mi inspiri, voglio farti una confidenza a te solo: mi guarderei dal farla nemmeno a un amico; ma un anonimo non tradisce mai il segreto. Sappi dunque, giacché non hai voluto saperlo prima d'ora, che quella mia determinazione d'adottare una seconda maniera di scrivere, fu uno scherzo; che quel voler lodar tutto fu un'ironia. Sappi, ma discrezione per carità! che il mio Gatto è ancora una satira dalla punta delle orecchie fino a quella delle unghie; e ti dico tutto ciò perché, dietro queste preziose rivelazioni, tu possa scoprire da te stesso che quelle mie parole sugli articoli impudentemente bugiardi non sono per niente affatto una contraddizione, come tu fai mostra di pensare.
Ma tu nel mio Gatto hai scoperto un'altra contraddizione. Oimè! appena due? Dietro la mia teoria sulle contraddizioni, comincerei proprio a sospettare d'aver composto un opuscolo ben debole e fiacco.
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Sul gatto
Cenni fisiologici e morali
di Giovanni Rajberti
Editore Bernardoni Milano 1846
pagine 98 |
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Mazzoldi Gatto Gatto
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