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      Circa al lato filosofico, ne lascio a te l'incarico, perché io non ci pretendo. Sgraziatamente sono già tanti anni dacchè ho studiato la filosofia, che ho ben diritto d'averla dimenticata tutta quanta; e non m'è restato in mente che la sua definizione in quella cosa che si studia dopo la rettorica.
      Circa poi al lato morale, l'affare è differente. Per giudicarne bisogna intendersene; e un anonimo della tua specie e delle tue intenzioni s'è posto da se stesso fuor dell'arringo, e il tuo parere non conta. Perdona questa mia scappatina della prima maniera; e consolati, perché l'esser debole in una sola cosa, qual è il giudicar di morale, non impedisce che tu possa esser forte in mille altre; per esempio nel comporre articoli bibliografici sinceri e modesti.
      Io però ti devo un ricambio di gentilezze. Avendo tu imparato da' miei precetti che le contraddizioni abbelliscono un libro, ti sei sforzato a pescarne nel mio, e dalli e dalli, ne hai cavato due che credevi di peso, e che poi ti sono svanite nelle mani come bolle di sapone. Ma io ti sono ugualmente grato del buon volere; e per mostrartelo, ti rendo la pariglia, e ti presento un paio di vere e piccanti contraddizioni tolte dal tuo breve articolo: due sole, per non soverchiarti, ma spero d'esser più felice di te nella scelta e nel risultato.
      Le mie parole sugli articoli impudenti e bugiardi ti mossero a sdegno, non già per conto tuo, che sei troppo generoso, ma per l'onore de' tuoi confratelli giornalisti: infatti mi rinfacciasti anche che giornali e giornalisti m'hanno lodato, incensato, indorato.


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Sul gatto
Cenni fisiologici e morali
di Giovanni Rajberti
Editore Bernardoni Milano
1846 pagine 98