E tanti che tre mesi addietro cercavano invano la tua curiosissima critica dalle modiste e dai parrucchieri, ora l'avranno per due franchi unita alla risposta, e colla giunta del libro: giacché il libro essendo pessimo, come tu hai dimostrato, lo do gratis, proprio come giunta alla derrata, e sarà un nuovo correre di sfaccendati e di sciocchi; e moltissimi possessori della prima edizione le metteranno vicino anche la seconda: il tutto per opera tua.
E così, venendo alla morale della fame, io dopo aver pranzato qualche migliaio di volte per conto d'un gatto che miagola (perdona una freddura della prima maniera), pranzerò qualche altro centinaio di volte per conto d'un cane che abbaia. La cosa, che è sicurissima come fosse già avvenuta, mi pare abbastanza nuova e piacevole per essere registrata nei piccoli fasti della nostra piccola letteratura.
La tua critica, oltre ai lievissimi difettucci da me notati, e inseparabili da qualunque opera dell'umano ingegno, avrebbe anche questo del titolo sbagliato. Sarebbe stato bene produrla col semplice nome di articolo, e come tale era dei migliori, perché rende tutta la misura del tuo gusto, della tua erudizione, della tua buona fede; ma non dovevi intitolarla bibliografia, giacché tal parola significa descrizione o esame d'un libro, e tu del libro non hai esaminato nulla. Le tre o quattro righe che ti fecero dare in due sfoghi d'eloquenza sono nella prefazione, che, precisamente, fu trovata dal pubblico la parte meno infelice del mio scritto.
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Sul gatto
Cenni fisiologici e morali
di Giovanni Rajberti
Editore Bernardoni Milano 1846
pagine 98 |
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