Forse il primo esempio, nei testi che fino ad ora si conoscono, è la Galiziella dell’azione proemiale, ignota ai testi francesi, dell’Aspramonte, di cui do ragguaglio seguendo la redazione in prosa di Andrea da Barberino.(75) Costei è figliuola illegittima di Agolante, e sorella del prode Almonte.(76) Prima ancora che lo stuolo saracino passi il mare, ci dà saggio della sua rara prodezza riportando il pregio in un torneo bandito da Agolante ad Arganoro. Questo bel fatto le guadagna il cuore del padre, dei fratelli, e perfino della regina, che da [50] quel giorno la tiene come sua vera figliuola.(77) Ancor essa passa in Calabria e partecipa all’assedio di Risa (Reggio): impresa ardua assai per causa della valentia di Riccieri, figliuolo minore del duca Rambaldo. Almonte stesso è abbattuto in giostra da questo prode cristiano. Allora Galiziella delibera di provarsi a ogni modo con lui. Per otto giorni aspetta inutilmente una sortita; finalmente al nono Riccieri assale il campo. «E» Galiziella «fu la prima che si mosse, e ferironsi delle lancie gran colpi. Ella fecie piegare Riccieri aspramente, e passogli lo scudo, e ruppe sua lancia; ma Riccieri la gittò per forza a terra del cavallo. E quand’ella percosse in terra, si ruppono e lacci dell’elmo, e uscille l’elmo di testa, e’ capelli si sciolsono e sparsonsi sopra all’arme. Ed ella prestamente si rizzò con la spada in mano, e con lo scudo si copriva da’ colpi; e’ cristiani le facievano cierchio dintorno e sforzavansi di dargli la morte.
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