Pagina (97/965)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A tutta la scena assiste inavvertito, finché all’ultimo non lo tradisce un colpo di tosse, il marito d’Isotta, re Marco.
      [79] Quasi per dare la rivincita, un terzo esempio (Trist., I, f.o 172 r.o-174 v.o)(164) pone il lamento in bocca a Kahedin, e ne fa Palamidesse ascoltatore. Qual personaggio secondario è da aggiungere Lancilotto, venuto il primo di tutti, come re Marco nell’esempio antecedente, a riposare in quel luogo medesimo.
      Al pari di Palamidesse e Kahedin, ama Isotta senza corrispondenza anche Helys, figliuolo di un principe sassone (Trist., II, f.o 158 v.o-161 v.o)(165). Eppure costui, diverso da tutti i suoi pari,(166) non fa che inneggiare ad Amore, come a colui(167) donde riconosce ogni sua prodezza e bontà. A due passi siede, non visto, Tristano; e così nasce poi una terribile battaglia, la quale terminerebbe di certo colla morte di Helys, se certi accidenti non impedissero fortunatamente di menarla a fine.
      Ma potremmo mai credere di non trovare qui pure Palamidesse a fronte col nipote di re Marco? Anch’egli dunque viene una sera a lamentarsi dove già Tristano s’era acconciato per passare la notte. La mattina combattono; ma indotti loro malgrado da un cavaliere che sopravviene a lasciare il duello, convengono di ritrovarsi nuovamente, a un termine fissato, al Petrone di Merlino. A Palamidesse riuscirà poi impossibile di mantenere il patto, e Tristano combatterà lungamente con Lancilotto, credendolo il rivale. Così conta Rusticiano,(168) senza che io osi dire, s’egli abbia, oppur no, avuto parte nell’invenzione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





Isotta Marco Trist Kahedin Palamidesse Lancilotto Marco Palamidesse Kahedin Isotta Helys Trist Amore Tristano Helys Palamidesse Marco Tristano Petrone Merlino Palamidesse Tristano Lancilotto Rusticiano