»(392) Ecco la nobile stirpe coperta d’infamia. Figuriamoci quanto dovesse parere ignominioso l’esser sangue di traditori, in un’età [137] che riponeva tanta parte d’orgoglio negli alberi genealogici! E la cosa non era davvero senza ragione presso un popolo imbevuto fino al midollo dell’idea che vizi e virtù si trasmettano ereditariamente.
Ma in chi poté nascere il pensiero d’infamare a quel modo gli Estensi? - Naturalmente in nemici, e non improbabilmente nei Padovani, dacché padovano è lo scrittore. L’ipotesi acquista consistenza, se si considera la storia da vicino. Ché era ancor recente la memoria di Azzo VIII(393), il quale, come scrive Giovanni nel libro citato, «nullum paternorum amicorum scivit apud se retinere, set primo cervicem suam erexit contra Paduanos, volens illis suum jugum apponere. Qui eidem abstulerunt castrum Estense et castra Cerri et Calaonis, quasi inexpugnabilia, que usque ad fundamenta fecerunt dirui, et alia multa damna fecerunt ei.» Fu dunque, secondo me, al tempo di questa guerra, che fu trovata la favola della discendenza dal Giuda di Roncisvalle. E in verità, se i perfidi generano perfidi, era naturale assegnare un’origine così infame ad un uomo che aveva strozzato suo padre, all’intento, narrano i cronisti, di appropriarsi egli solo l’intera eredità di Ferrara, Modena e Reggio, che Obizo intendeva dividere fra i tre suoi figliuoli. Il fatto era messo in dubbio da certuni; ma non ne dubitavano i Padovani, e risolutamente ebbe ad affermarlo lo stesso Alighieri (Inf., XII, 111). Del resto si seppe trar partito dalla somiglianza dell’arme estense colla maganzese, e con poca fatica si ridusse il nome di Gano ad una forma locale, tramutandolo, come s’è visto, in Heuganeus.
| |
Estensi Padovani Azzo VIII Giovanni Paduanos Estense Cerri Calaonis Giuda Roncisvalle Ferrara Modena Reggio Obizo Padovani Alighieri Inf Gano Heuganeus
|