Qualche pennellata, anziché da Ovidio, sembrerebbe quasi suggerita da Mosco,(591) che Lodovico poté forse conoscere in una traduzione latina.(592)
Una volta all’asciutto, Angelica cessa di rassomigliare alla sorella di Cadmo, per diventar simile ad Arianna abbandonata da Teseo. Ne troveremo i modelli in Catullo (Epith., v. 60) e in Ovidio (Her., X).(593) I lamenti - è troppo chiaro - non possono esser gli stessi. Tuttavia non mancano analogie.(594) Ma poi ad Angelica tocca ben altra sorte che ad Arianna; ché, in luogo di Bacco, viene a lei il perfido frate, e spruzzandola d’un suo liquore, l’addormenta (st. 45-48). Col medesimo intento aveva addormentato Fiordelisa, valendosi di una radice, il Palmiero dell’Innamorato (I, XX, 4).(595) L’esito finale della bella impresa si rassomiglia. Le due buone lane non vengono a capo di nulla; e se il Palmiero è sbranato da un leone, il frate è tratto via prigioniero. Quanto alle donne, - poverette! - passano dal primo pericolo ad uno ancor più grave: Fiordelisa, [198] cadendo nelle unghie dell’uomo selvaggio (I, XXII, 6); Angelica, venendo in potere di una barbara genìa di corsari, foggiata sull’esempio dei Ciclopi e dei sudditi del re Amico,(596) che la destina per pasto all’Orca della sua isola di Ebùda.
Che cos’è quest’Orca? - Un mostro marino, che fece già la sua comparsa nella mitologia antica, e propriamente nelle storie di Andromeda e di Esione. Anche il nome è preso dal latino; ma alla memoria di Lodovico ebbe forse a richiamarlo l’orco di un episodio boiardesco (III, III, 27), che ha più d’un punto di contatto con questo d’Angelica.
| |
Ovidio Mosco Lodovico Angelica Cadmo Arianna Teseo Catullo Epith Ovidio Her Angelica Arianna Bacco Fiordelisa Palmiero Innamorato Palmiero Fiordelisa Angelica Ciclopi Amico Orca Ebùda Orca Andromeda Esione Lodovico Angelica
|