65-71)(674) -, come una metamorfosi della venuta di Bacco all’isola Dia, e dei sentimenti destati in lui da Arianna.(675) Rasciugate queste lagrime, mi posso allontanare coll’animo tranquillo.
[220] CAPITOLO VII
Nuovo palazzo di Atlante. - Adescamenti. - Angelica liberatrice. - Duello per l’elmo d’Orlando. - Rotta delle genti di Norizia e Tremisenne. - Caverna di ladri. - Storia d’Isabella. - Sterminio dei malandrini. - Bradamante al palazzo incantato. - Le donne Estensi. - Ratto di Doralice.
Torno a Ruggiero, o meglio, affine di condensare e ordinare, vengo alla nuova opera d’incanto immaginata da Atlante (XII, 7-22). È un palazzo dove i cavalieri sono condotti e rattenuti con false apparenze. Pare a ciascuno di vederci tratta da un rapitore «quella cosa»,
Che più ciascun per sé brama e desia,
(XII, 20)
e di udirne poi la voce, quando, stanco dell’inutile cercare, esce fuori, e sta per allontanarsi. Lo scopo che Atlante si propone, ravvicina questo edificio al giardino del monte di Carena, e quindi anche al castello dei Pirenei.(676) L’essere una specie di trappola, gli è comune col palazzo che Uriella ha fatto apparire nel Mambriano per acchiappare Ivonetto (XXXVI, 78), e nel quale, un dopo l’altro, vengono a mettersi in prigione Astolfo, Rinaldo, Ricciardetto, e non so quanti ancora. Sotto un certo aspetto poi, il saggio istitutore, che vuol trattenere il suo alunno tantoChe ’l mal influsso n’andasse da canto,
L’influsso ch’a morir giovene il mena,
(XII, 21)
ha analogia coi maestri del principe nelle innumerevoli redazioni del Libro dei Sette Savi.
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