Pagina (291/965)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      »(926)
      In questo racconto e nella sua emanazione ariostea abbiamo insieme l’oltraggio di un prode e la glorificazione di un codardo, per un deplorevole scambio. Ma sì l’una che l’altra parte possono anche stare da sé. Non abbiamo che a cercare nello stesso magazzino per trovarne parecchi esempi. Così, per le false asserzioni di una donzella bugiarda e di un perfido cavaliere, il re Uterpandragon fa condurre attorno sulla carretta, al modo medesimo come s’è visto Meliadus, il protagonista del romanzo, il Cortese Girone (f.o 818).(927) E non è nella vita di questo eroe il solo incidente di cotal genere. Un’altra volta egli era capitato ad una festa che un castellano celebrava per solennizzare l’addobbamento di un suo fratello (f.o 343). Invitato a giostrare, aveva ricusato; e il signore, lungi dal volerlo costringere, lo aveva pregato di scendere, e fattogli grande onore. Alla cena è posto a sedere sopra un drappo di seta e d’oro, e servito da due cavalieri. Quand’ecco venire colà una donzella, la quale, dopo aver guardato, rinfaccia al signore la presenza di un cavaliere di Cornovaglia. Se tale non fosse lo straniero, egli non avrebbe già rifiutato la giostra. Allora Girone è preso e posto «sur le perron de la vergoingne», dove si sogliono esporre agli scherni i ladri e i condannati a morte. Non per questo egli dice parola. La sera il signore tien consiglio. Che fare del cavaliere? Si propone da taluno di mandarlo a Danayn, che lo saprà punire meglio di chicchessia. Piace il partito; e l’indomani ecco Girone condotto a quella volta con una scorta di trentasei cavalieri e trenta sergenti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





Uterpandragon Meliadus Cortese Girone Cornovaglia Girone Danayn Girone