Però l’illustrazione delle scene del Furioso che ho ora per le mani, obbliga ad esercizi acrobatici: bisogna esser destri a balzare da un cavallo sull’altro, sapersi tener ritti sul dorso di più che uno ad un tempo.
Quattro personaggi da far buon riscontro a Marfisa e Gabrina che s’abbattono in Pinabello e la sua dama (XX, 110), si vedono, oltre a qualche altro di cui non abbiamo qui a darci pensiero, in un caso che precede di poco quello ricordato or ora.
La vecchia è la medesima che poi Girone prenderà ad accompagnare. Attualmente la conduce Messire Lac, il quale (f.o 320)(1128) giunge con lei là dove Danayn ha guadagnato per [317] forza d’arme una donzella bellissima, ma piena d’orgoglio.(1129) Danayn parla con dispregio a M. Lac della femmina ch’egli ha seco: «Je ne le tiendroye pas a gaing se elle estoit moye, ains le tiendroye bien a perte; car aussi voyrement m’ayst Dieux, que c’est bien la plus laide damoiselle et la plus hideuse que je oncques veisse en tot mon aage.» E Danayn non esagera; giacché l’autore stesso ce la dice «laide, contrefaicte, et vieille durement, et noire, et hallee, et chauve.... Et qu’en dirois je? qu’a peine peüst avoir bon jour cil qui la vist au matin.» M. Lac non ne difende la bellezza, nemmeno per burla, ma vuol costringere lo schernitore a far cambio con lui. Rifiutando Danayn, com’è troppo naturale, M. Lac propone che si faccia battaglia, ed abbia entrambe le dame chi riesca vincente. Essendo accettata la condizione, si combatte con uguale prodezza da entrambe le parti.
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