Pechés et mescheance(1205) si me mit avecques vous. Maleois(1206) soit li chevaliers qui premierement vous admena devant moy». Queste ed altre cose consimili egli viene dicendo.(1207) «Et la damoiselle est tant yree de ces parolles, qu’a poy(1208) qu’elle ne creve de dueil. Et ne respont nul mot; car grant paour a et grant fierté au Morhault.... Et pour ce s’en vait elle taisant... Et pour ce ne remaint il mie qu’elle ne pense que jamais li Morhault ne lui eschappera de ses mains, devant ce qu’elle ne l’aura deshonnoré et mis a mort. Pour toute la bonté qu’i[l] li ait fait, a cellui point n’est il mie qu’elle ne le hee si mortellement, qu’elle [li] voulsist avoir mengié le cueur du ventre.... En telle maniere chevaulchent ce jour jusques a heure de vespres....»(1209)
Cavalchino pure: a noi conviene fermarci, e non per breve tempo. E prima di tutto qualche minuzia. Lodovico ha attenuato un poco il lugubre dramma; il suo Ermonide (così si [329] chiama il cavaliere malcapitato, e causa potrebb’esserne l’Hermeux che scaricò Helide sul Morhault)(1210) resta ferito gravemente, non morto; se mai dovrà morire, ciò accadrà lungi dai nostri occhi. Ma di ciò poco importa. È più meritevole di attenzione la stanza XXI, 69, che non ha trovato una corrispondenza abbastanza prossima nella narrazione esposta. Gli ammonimenti del cavaliere al Morhault sono d’altro genere. Eppure anche questa ottava deriva dalle avventure di costui, nel suo malaugurato viaggio con Helide. Solo bisogna cercarne l’origine in un episodio anteriore.
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