(1403)
Mentre Ruggiero se ne sta combattendo, Bradamante s’è allontanata dietro a Pinabello (XXII, 74), col quale ha un vecchio conto da saldare. Eccetto l’ultima circostanza, la narrazione di Lodovico rinnova una composizione boiardesca (III, VI, 20):(1404) Bradamante e Ruggiero insieme accompagnati per breve tempo; Ruggiero intento a combattere; Bradamante discostatasi per inseguire un cavaliere, che alla fine le riesce di uccidere.(1405) E nel Furioso e nell’Innamorato la donna smarrisce la via, e si vede sorpresa dalla notte.(1406) Così, ecco i due amanti separati, Dio sa fin quando.
Della salma di Daniforte, la vittima della nostra guerriera nell’Innamorato, non è più parola: questa di Pinabello nel Furioso serve mirabilmente a connettere il racconto colla storia di Gabrina e Zerbino. Non può essere caso che i due episodî si stendano così opportunamente la mano. L’uccisione del Maganzese, in questo punto, anzi, fors’anche tutta la narrazione di cui essa viene a costituire un accidente, dovette [364] essere occasionata e determinata dalle avventure della perfida vecchia, che la rinserrano da ogni parte. E non è difficile che il primo impulso a stabilire la malvagia usanza sia venuto dal pericoloso costume, col quale, come s’è visto, Helide tentò di procurar onta al Morhault. Ma non tentiamo di penetrare nel laberinto inestricabile del pensiero; ché le induzioni e le supposizioni non possono far l’ufficio del filo d’Arianna. Invece di cavarcene fuori, ci avvilupperebbero sempre più. Certo si è che l’Ariosto seppe qui intrecciare il racconto come meglio non si poteva.
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