Fra tutti questi esemplari quello che ci sta più dappresso è Ifi, già imitata nei lamenti; poiché è solo per dare effetto all’amore ardentissimo che ha concepito per Iante, che essa supplica Iside. Per qual modo si venga poi a scoprire che la pretesa damigella non è altrimenti damigella, l’Ariosto non spiega (st. 70). Il fatto, in sé stesso, conviene ancora coll’avventura di Tristano.
Alla liberazione di Ricciardetto segue un altro episodio affine. I due futuri cognati se ne vanno ad albergare al castello d’Agrismonte,
Ch’avea in guardia Aldigier di Chiaramonte.
(XXV, 71.)
Questo Aldigiero è un personaggio discretamente oscuro, che Lodovico afferma bastardo di Buovo d’Agrismonte, contro l’opinione che gli dava per padre, e padre legittimo, Gherardo da Rossiglione. Allo stesso modo il poeta aveva contradetto all’affermazione di un autore ben noto, asserendo figli di Oliviero Grifone ed Aquilante (XV, 73). Là sappiamo bene a che autorità egli si appoggiasse: al Boiardo.(1433) Qui non so allegare il suo autore, forse in causa del non ne aver fatto una ricerca molto accurata. Bensì potrebbe sembrare a taluno di riconoscere l’avversario nel Pulci, presso il quale(1434) «Aldinghieri» - mera variante fonetica del nome nostro - dice egli medesimo:
Da Rossiglion Gherardo fu il mio padre.
(XX, 105.)
Tuttavia la cosa diventa inverosimile, se si considera che il Pulci non parla punto di legittimità; anzi, dal contesto ogni persona pratica della materia può dedurre con sicurezza che [372] Aldinghieri è un bastardo anche per lui.
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