Pagina (435/965)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      33-38). A questo ratto si darebbe volentieri compagno quello mediante il quale nelle Enfances Guillaume il protagonista s’impadronisce del meraviglioso cavallo Baucent, che per mezzo di re Aquilant e de’ suoi, la donzella Orable mandava in dono a re Thibaut l’Arabe, dal quale era stata chiesta e ottenuta in moglie.(1584) Ma trattandosi di casi di cui non può attribuirsi con verosimiglianza la conoscenza all’Ariosto (almeno si riflettessero nei nostri Nerbonesi!), prenderò un termine di confronto dalla Tavola Rotonda, volendo tuttavia mostrar soltanto con esso che all’episodio quel terreno conviene. Nel Lancelot udiam narrare di Galvano, come trovi Lionello, tuttora valletto, profondamente addolorato, per causa d’un cavaliere che a forza gli ha rapito il cavallo.(1585) Semplice valletto, egli non ha potuto difendersi. Perché si sappia anche l’esito dell’avventura, dirò che Galvano si assume le vendette, e postosi a seguire le tracce, trova il rapitore intento ad una battaglia. Il cavallo è reso, e la prepotenza appare minore [410] assai che non sembrasse dapprima; dacché il cavaliere aveva voluto soltanto avere la bestia per poco tempo, affine di servirsene in un caso di estremo bisogno.
      Nuovo combustibile alle discordie s’aggiunge nel canto XXIV da Mandricardo, allorché s’impadronisce di Durindana (st. 58-60). L’atto ha una certa somiglianza con quello ora ricordato di Rodomonte. Quanto alla difesa di Zerbino, così funesta per lui, e all’intromissione di Doralice, che a preghiera d’Isabella fa cessare il duello (st.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





Enfances Guillaume Baucent Aquilant Orable Thibaut Arabe Ariosto Nerbonesi Tavola Rotonda Lancelot Galvano Lionello Semplice Galvano Mandricardo Durindana Rodomonte Zerbino Doralice Isabella