Si vuole un padre contro il suo proprio figlio,(1610) quale dovrebb’esser Rinaldo contro il Selvaggio, se l’Ariosto avesse mantenuto la tradizione? - Ecco Lancilotto a fronte di Galaad. Ci contentiamo di vincoli meno sacri, ma non meno tenaci? - Nulla è più noto che la battaglia di Tristano contro il medesimo Lancilotto.(1611) Anche in questo esempio i due combattenti [419] si meravigliano, precisamente come Rinaldo e Guidone (st. 23-24), di trovare nell’avversario cotanto valore.(1612) Il riconoscimento suol seguire durante la battaglia, in un momento di respiro; ma se in ciò v’è un po’ di discrepanza, non differiscono gli atti e le parole di ambedue le parti, quando il riconoscimento è seguito (st. 28-32).(1613) Per ultimo, la cortese offerta di Rinaldo, che invita ad albergare con sé l’avversario (st. 26), rientra ancor essa nelle costumanze dei romanzi d’avventura.
Per l’arrivo a Parigi e il notturno assalto del campo saracino (XXXI, 41-59), non c’è bisogno di cercare modelli fuori del nostro poema. Quello che ora si fa dai Cristiani, si vide operare dai credenti in Maometto pochi canti innanzi (XXVII, [420] 13). E come i vinti di allora dovettero sgombrare la campagna e ritrarsi nella città, quelli di adesso sono costretti a lasciare l’assedio, e cercano salvezza in una sciolta fuga. Del resto, lo sbaraglio e la distruzione erano sempre stati la sorte inevitabile di tutti quanti gli eserciti saracini, che così spesso i romanzieri, soprattutto italiani, avevano già tratto a stringere Parigi.
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